Un voto non e’ una semplice croce

Ti invito a leggere l’editoriale di Eugenio Scalfari su Repubblica al seguente link.

Spero domenica andrai a votare anche tu. Non è importante chi. E’ pero importante far capire, che mezzo milione, un milione, un milione e mezzo di persone in Italia scelgono il
proprio leader. Senza i plebisciti berlusconiani. Senza acclamare un idolo come
si fa ad una partita di pallone.
Ma pensando, leggendo e dibattendo davvero sul futuro, nostro, dell’Italia, dell’Europa, e del mondo. E’ un problema storico della sinistra scindersi e non riuscire a coagularsi intorno ad un progetto forte. Alcune volte ciò è dovuto al troppo critismo. Altre volte e solo la risultate della pigrezza di coloro che si definiscono di sinistra.

Se credi che qualcosa debba e possa cambiare, se vuoi anche tu dare un piccolo contributo e alzarti da quella sedia abbandonando i discorsi (alcune volte sterili) puoi recarti alle urne ed essere testimone del tentativo di cambiamento.

Di seguito una mail tratta dal rapporto “epistolar-digitale” tra me e mio padre:

“Buongiorno,

Cosi, come prima risposta, direi che forse non voterei nè Franceschini, nè Bersani, ma Marino.

Ma sarebbe un voto perso e lo so. Però la figura di questo medico, che ha studiato e lavorato all’estero, conosce altre lingue, è stato in prima persona un “emigrante”, mi farebbe sperare in un vero cambiamento per l’Italia.

Tornando con i piedi sulla terra, prima di mettere la croce, farei un pari e dispari tra Bersani e Franceschini.

Bersani
è veramente di Sinistra. Forse anche troppo. Mi inquieta sapere che alle sue
spalle c’è D’Alema ( unico artefice delle dimissioni di Veltroni).
Non posso proprio condividere la sua idea sulle alleanze: Bersani alle prossime elezioni
sarebbe pronto ad allearsi con UDC o qualche nuovo partito della Sinistra
(tipo Sinistra Arcobaleno di Niki Vendola, che invece a mio paere andrebbe
inglobata nel PD e non tenuta fuori. Cosi da spostare realmente l’asse del Pd
piu a Sinistra).

Il PD di Veltroni era un partito a “vocazione maggioritaria” che doveva governare non dico da solo ma al massimo con Di Pietro. Perchè? Beh semplicemente perchè la storia insegna. Il governo Prodi, giunto al potere con la coalizione l’Unione, era sempre in balia di ricatti e ricattuci da parte di piccoli partiti, e alla fine Mastella ha fatto quel che ha fatto. Un grande
partito riformista non può permettersi di avere queste spine nel fianco. Può
anche sbagliare, ma che lo faccia da solo !!!
Abbiamo già troppe teste da mettere d’accordo dentro il Partito !!!

Ecco perchè, forse forse, alla fine il nostro Franceschiello lo riconfermerei. E l’erede di Veltroni, che anche se un pò troppo sognatore,nel PD ci credeva veramente. Ma conciliare tante teste e fare la voce grossa non era nell’indole veltroniana.

So che non darebbe credibilità al partito, perchè c’è tanta gente che neanche sa chi sia
Franceschini. Ma poi penso che inviando l’articolo di domenica ad alcuni amici,
e parlandoci piu tardi, hanno chiamato Eugenio Scalfari “il giornalista
che ha  scritto il pezzo” perchè nenache sanno chi è, ed allora ho pensato che è meglio
sbagliare con la propria testa pensante che farsi problemi sulla maggiore o
minore popolarità di un leader politico.

E forse alla fine su quest’ultimo ricadrebbe la mia scelta.

Ma in fondo, l’importante, resta sempre andare a votare.

Buon voto, buona giornata e a presto.

GC “

About Giuseppe

Gllobe-trotter, avec la bougeotte. Student of Political Science and International Relations, and all the beauties around him.
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